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Iran, la polizia carica sostenitori di Mousavi
Scontri tra sostenitori dell'opposizione e forze dell'ordine vicino all'università di Teheran, dove si è tenuta la preghiera del venerdì. Secondo testimoni, gli agenti hanno usato lacrimogeni e bastoni per disperdere la folla
17 luglio, 2009 - Scontri tra sostenitori dell'opposizione e polizia vicino all'università di Teheran, dove nelle scorse ore si è tenuta la preghiera del venerdì. Secondo testimoni, gli agenti hanno usato lacrimogeni e bastoni per disperdere la folla, mentre l'ex presidente Rafsanjani - che sostiene il leader dell'opposizione Mousavi - stava pronunciando il sermone per la preghiera del venerdì. I sostenitori di Mousavi hanno interrotto il sermone - diffuso dalla tv di stato - gridando slogan in favore del loro rappresentante.
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Teheran, la sfida continua. Rafsanjani attacca regime
Ieri il potentissimo ayatollah, durante la preghiera del venerdì, ha contestato i risultati elettorali, chiedendo che venga ristabilito un clima di libertà. Intanto, nella capitale iraniana, si temono altre proteste contro il governo
18 luglio, 2009 - Storico venerdì di preghiera ieri a Theran, sconvolta da nuovi scontri di piazza. Il tradizionale sermone all'università è diventato pretesto per un duro atto d'accusa contro il regime, a farlo l'ex presidente Rafsanjani, che guida l'assemblea degli esperti. Il suo discorso, trasmesso in tutto il Paese, dà vigore a un'opposizione sfiancata dalla repressione e segna ormai una frattura profonda all'interno della gerarchia iraniana. I sostenitori di Mousavi, ieri, sono tornati in piazza a migliaia e per oggi sono attese nuove proteste.
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Iran, Rafsanjani sotto attacco: "Sostiene sovversivi"
Un importante giornale filo-governativo accusa l'ex presidente e attuale capo dell'Assemblea degli esperti per il sermone in cui ha appoggiato l'opposizione e le manifestazioni di protesta, durante le quali ci sarebbero stati 100 arresti
18 luglio, 2009 - Attacco degli ultraconservatori all'ex presidente Rafsanjani. "Appoggia i sovversivi", scrive un importante giornale filo-governativo, dopo il sermone con cui Rafsanjani, influente figura politica della Repubblica islamica, ha appoggiato l'opposizione e le manifestazioni di protesta seguite alla rielezione di Ahmadinejad a presidente. Durante il suo discorso, decine di migliaia di persone sono scese di nuovo in piazza, a sfidare la polizia e le milizie basiji. Ci sarebbero stati 100 nuovi arresti, secondo fonti dei manifestanti.
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Iran, nuovi scontri tra polizia e dimostranti
Stando ai racconti sui social network, a Teheran la milizia basiji ha caricato e violentemente respinto centinaia di giovani che manifestavano contro il risultato delle elezioni del 12 giugno scorso. Almeno 40 gli arresti
21 luglio, 2009 - Torna la protesta nelle strade di Teheran, ma torna anche il pugno duro del regime. Stando ai racconti sui social network, nella capitale iraniana la polizia e la milizia basiji hanno respinto con gas lacrimogeni e cariche violente centinaia di giovani che manifestavano contro il risultato delle elezioni del 12 giugno scorso. Si parla di almeno 40 persone finite in carcere. Persone trascinate via, caricare su auto civili. Le nuove violenze e gli arresti arrivano a quattro giorni dalla dichiarazione dell'ex presidente Akbar Rafsanjani di stato di crisi della Repubblica Islamica.
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Iran, spari sulla folla
Centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza a Teheran per protestare contro Ahmadimejad. Poche le immagini degli scontri. Soltanto i blogger e Twitter sono riusciti ad aggirare la censura ed inviare filmati choc.
21 luglio, 2009 - Il governo iraniano ha vietato ai mezzi di informazione esteri di filmare e fotografare quello che accade per le strade di Teheran. Ma le immaginie i video, per quanto sgranati e confusi, giungono lo stesso attraverso l'unico mezzo ancora a disposizione dei cittadini iraniani: Internet. In particolare, i mezzi usati sono soprattutto Twitter e Youtube dove vengono postati i video amatoriali girati dai sostenitori di Moussavi. Alcuni di questi video mostrano vere e proprie scene di guerriglia urbana, altri, le vittime di questi scontri. Immagini dure, forti, drammatiche che dimostrano il coraggio e la perseveranza della gente che ha deciso di sfidare fino in fondo il regime brutale degli Ayothollah.
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Iran: Conservatori vogliono estromettere Rafsanjani
Roma, 24 lug. (Apcom) - Un documento che sarebbe stato approvato dalla "maggioranza" del Consiglio degli Esperti, avrebbe come obbiettivo l'estromissione di Ali Akbar Hashimi Rafsanjani dalla guida dello stesso potente organo al fine di "escludere definitivamente" l'influente ayatollah dalla vita politica del paese. E' quanto ha rivelato un membro del Consiglio dei Guardiani iraniano alla Tv satellitare al Arabiya. Secondo l'emittente saudita "il documento e' stato promosso da personalita' vicine al presidente Mahmoud Ahmadinejad, come gli ayatollah; Musbah Yezdi, Muhammad Yazdi e Ahmad Jannati. Quest'ultimo presidente del Consiglio dei Guardiani della Costituzione, l'organismo che ratificato la contestata rielezione di Ahmadinejad nelle presidenziali del 12 giugno scorso. Nel testo, il Consiglio degli Esperti chiederebbe a Rafsanjiani che lo presiede di ratificare le sue posizioni e di chiarirle allineandosi a quelle della Guida suprema, Ali Khamenei. Nel sermone della preghiera del venerdì scorso, Rafsanjani, criticando implicitamente la guida suprema della Rivoluzione, aveva chiesto l'apertura di un indagine per punire i responsabili delle repressioni contro i giovani dimostranti che vaveano partecipato alla protesta riformista.
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Iran, manifestazione davanti a Onu
Centinaia per liberazione prigionieri
24/7/2009 - Diverse centinaia di persone, alcune in sciopero della fame, hanno cominciato a manifestare davanti alla sede dell'Onu a New York per chiedere la liberazione dei prigionieri politici in Iran, un mese dopo la controversa rielezione del presidente Mahmud Ahmadinejad. "La nostra principale rivendicazione è la liberazione di tutti i prigionieri politici" incarcerati in Iran, ha riferito Akbar Ganji, giornalista iraniano che si oppone al regime.
venerdì 24 luglio 2009
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