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di Antonio Rispoli
07/07/2009, ore 10:29
Lettera trovata nel 2005 a casa Ciancimino
Qualche giorno fa è stata depositata una lettera (o meglio la metà di una lettera), di cui ne hanno parlato i giornali, scritta da Totò Riina o da qualcuno dei suoi uomini e che sarebbe dovuta essere consegnata al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi attraverso Bernardo Provenzano, Vito Ciancimino e Marcello Dell'Utri. I giornali ne hanno parlato di questa lettera, sottolineando che nella lettera c'erano minacce contro Berlusconi di rapirgli il figlio (cosa non esatta, comunque), nel caso in cui non fosse stata regalata alla mafia una rete televisiva. A seconda delle fonti, questa lettera pare sia stata scritta nel 1989 o nel 1991; insomma nel periodo di discussione e di approvazione della legge Mammì che sancì l'attribuzione a Berlusconi di tre reti televisive.
Ma ci sono due punti nella lettera che non sono stati minimamente menzionati dagli altri giornali, e che potrebbero essere interessanti. Il primo è che nella lettera c'è scritto ripetutamente "Onorevole Berlusconi". Questo data la lettera. E la data dopo il 27 marzo 1994, giorno in cui il premier divenne per la prima volta deputato; non nel 1989 o nel 1991. La seconda stranezza è che nella lettera sta scritto che, se Berlusconi avesse obbedito alla mafia, avrebbe avuto un "sostanzioso aiuto per la sua posizione politica". E il pensiero salta subito al 61 a zero che Forza Italia ebbe nel 2001 in Sicilia. E la cosa è preoccupante.
martedì 7 luglio 2009
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