giovedì 4 giugno 2009

Berlusconi: «Nessuno muore di fame, i precari hanno la Cig»

di Nicoletta Cottone
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Il voto anticipato? Fantapolitica. La vicenda di Noemi? Una campagna di delegittimazione. Mollare? Non mi è mai passato per l'anticamera del cervello. Voli di Stato? Meschinità. Chi perde il lavoro? Pur con la crisi non muore nessuno. I 57 miliardi di fondi per le aree sottosviluppate? Solo alle regioni che programmeranno infrastrutture. Queste alcune delle risposte di Silvio Berlusconi, ospite a Porta a Porta di Bruno Vespa, trasmissione di Rai Uno in onda mercoledì sera. Si è parlato anche delle sorti del fuoriclasse brasiliano del Milan Kakà.

Chi perde il lavoro viene aiutato dallo Stato.«Pur con questa crisi in Italia non muore nessuno perché lo Stato é vicino alle persone e a chi ha bisogno». Poi aggiunge. «Non mi pare ci siano persone che siano in condizione tale da dire: "abbiamo fame"». Ma, chiede Vespa, un precario che perde il lavoro? «Un precario che perde il lavoro ha la cassa integrazione», dice Berlusconi. «Oggi non c'è nessuno che perdendo il lavoro non venga aiutato dallo Stato. C'è la cassa integrazione per i precari, così come per i lavoratori a progetto».

Tav: userò l'esercito contro chi si oppone. Pugno duro sulla Tav. «Il corridoio 5 della Tav - ha detto Berlusconi - é fondamentale. Noi abbiamo ripreso in mano la vicenda e ho garantito più volte che c'é la possibilità di mettere in campo il nostro esercito se ci saranno comunità organizzate che si oppongono». Il premier ha detto che «il governo della sinistra in passato si é tirato indietro. E invece bisogna farla altrimenti, esagero, diventiamo come uno stato africano».

Fas, il Cipe darà i soldi alle regioni che programmeranno infrastrutture. «Abbiamo a disposizione 57 miliardi di fondi per le aree sottosviluppate da poter destinare al Sud. Ventisette miliardi e 700 milioni sono già stati utilizzati ma, per il resto, che verrà sbloccato con la prossima riunione del Cipe, vogliamo garanzie dalle Regioni affinchè ci presentino dei piani per le infrastrutture. Non vogliamo che questi soldi vengano utilizzati per altre spese, come gli stipendi». Rispondendo a Vespa che chiede un commento in merito alle critiche della sinistra per l'utilizzo di questi fondi a discapito del Mezzogiorno il premier risponde: «Si tratta di una menzogna perchè l'85% dei fondi è destinato al Meridione».

Fiat-Opel: non ci è stato chiesto di intervenire. «Sulla Fiat non ci è stato chiesto di intervenire. Noi siamo ancora a disposizione, se i vertici Fiat richiedessero un nostro intervento lo faremo. Ma vorrei sottolineare che non siamo, a Palazzo Chigi, quella merchant bank che aveva fatto di Palazzo Chigi il signor D'Alema». Berlusconi ha spiegato che il «governo è molto attento» ed è «in contatto con vertici Fiat», ma «la partita la stava giocando la Fiat». Sono contento, ha detto il premier, «di non essere intervenuto. Non siamo liberali e crediamo che le aziende debbano muoversi nel mercato».

Voto anticipato? È fantapolitica. La Lega non ci supererà al Nord. Mollare? Non mi è mai passato per l'anticamera del cervello. «Ho assunto un impegno e sento il dovere di portarlo a termine. Voto anticipato? «È una di quelle idee di fantapolititica che trovo sui giornali». Poi dice che i sondaggi danno il Pdl in vantaggio sulla Lega anche al Nord. Gli ultimi sondaggi, quelli fatti precedentemente allo stop elettorale, ha detto Berlusconi, dicono che «il presidente del Consiglio è al 74%, il governo al 56% e il Pdl tra il 40% e il 43 per cento». Ad ogni modo «non subirei un colpo se la Lega ci superasse in qualche situazione. Ho un rapporto eccezionale con Bossi. Ad ogni modo il sorpasso della Lega sul Pdl non ci sarà». Il premier si è detto comunque disponibile ad assegnare, in futuro, alla Lega la presidenza della regione Veneto: «il partito che avrà più voti nel Veneto alle prossime Europee esprimerà, giustamente, il candidato presidente alla Regione».

La vicenda di Noemi è una campagna di delegittimazione. Tutta la vicenda di Noemi Letizia, ha detto il Cavaliere, é «una campagna di delegittimazione» della sinistra che «ha messo una calunnia sopra un'altra calunnia», ma «gli italiani hanno finalmente capito con chi hanno a che fare». E il premier non intende cambiare comportamento per il futuro: «Ci tornerei a quella festa perchè avevo fatto una promessa e io mantengo sempre le promesse». E ha detto che la vicenda sarà «un boomerang» per la sinistra. «Non poteva esserci nulla di piccante».

Dietro gli attacchi dei giornali esteri c'è anche Murdoch. I giornali esteri che criticano il premier italiano, ha detto Berlusconi, «sono insufflati da gruppi editoriali italiani, e ne abbiamo la certezza, oppure da chi in Italia si oppone al gruppo Mediaset nel settore della televisione in Italia». E alla domanda «Murdoch?», risponde: «Ecco...».

La crisi c'è, ma non si deve cantare la canzone del pessimismo.
«Non ho mai detto che la crisi non c'è. La crisi c'è, è grave, ma il comportamento della sinistra e dei suoi giornali è colpevole». A Porta a Porta Berlusconi è tornato sulla necessità di «non cantare la canzone del pessimismo e del disfattismo». È un comportamento, ha detto, «contro l'interesse dell'Italia e degli italiani».

Voli di Stato? Meschinità. Parlando della vicenda "voli si Stato", il premier ha detto: «Sono nella tranquillità più assoluta perchè abbiamo seguito le regole», si tratta di «cose molto meschine» perchè un premier è costretto per ragioni di sicurezza a usare voli di Stato. E «se c'è qualche persona in più non costa una lira».

Europee: il voto al Pd e ai piccoli partiti è sprecato. Berlusconi ritiene che sia «sprecato» il voto al Pd e ai piccoli partiti «che non raggiungeranno il 4 per cento». Il Cavaliere ha aggiunto che «il Pd è nel marasma. Non sanno nemmeno a quale eurogruppo aderire». Probabilmente il Pdl, ha detto Berlusconi sarà il gruppo più numeroso all'interno del Ppe. All'Italia, ha poi aggiunto, manca da molto tempo la presidenza dell'europarlamento. «Noi candidiamo Mario Mauro». Il premier si è anche lanciato in una serie di pronostici sul futuro del Pd. «Enrico Letta andrà nell'Udc. Rutelli fonderà un suo partito. Alcuni deputati passeranno con Bertinotti». E ai giornalisti che gli ricordano le smentite degli interessati, ha replicato: «Tante cose smentite poi si verificano ugualmente». Nessuna preoccupazione per l'astensionismo. L'esito delle europee, qualsiasi esso sia, «non cambia nulla» per la maggioranza e il governo.

Sì al referendum, ma senza campagna elettorale. Berlusconi ha confermato che voterà sì al referendum elettorale. «Va nell'interesse del Pdl - ha spiegato il premier -, ma non faremo campagna elettorale a favore del sì perché consideriamo la Lega un alleato di ferro».

Dal 9 giugno la raccolta di firme per la riduzione dei parlamentari. «Da martedì ci saranno i gazebo per la raccolta delle firme per la proposta di legge di iniziativa popolare per la riduzione del numero dei parlamentari». A "Porta a porta" il premier ha mostrato anche il manifesto con cui si invita la gente a sottoscrivere la proposta di legge. «Se la sinistra manterrà la posizione» e confermerà di essere pronta a votare, «saremo lieti di mettere in programma una legge di iniziativa parlamentare» sulla riduzione di deputati e senatori «senza aspettare quella di iniziativa popolare».

Nessun problema nei rapporti con Obama. Nessun problema nei rapporti fra Berlusconi e Barack Obama. «Naturalmente - ha spiegato il premier a "Porta a Porta" - con Obama non ho l'amicizia personale che avevo con Bush. Amicizia che invece ho con la signora Clinton». Sui rapporti con la federazione russa, Berlusconi ha assicurato che «tutte le mosse fatte con Mosca sono state concordate prima con gli Usa».

Ricostruzione in Abruzzo a tempo di record. «La ricostruzione in Abruzzo è giá iniziata a tempo di record. Stiamo gestendo 63mila sfollati, parte di questi sono nelle tende e il restante negli alberghi sulla costa». Il Cavaliere assicura che «c'è un'atmosfera di grande riconoscenza da parte degli abruzzesi per i 10 mila soccorritori che loro definiscono "i nostri angeli"». La sinistra dice che ci sono persone che reclamano. «Non è così - assicura il premier- quando sono andato a fare il giro nelle tende sono stato abbracciato, baciato e tutti mi hanno trattato sempre bene». A oggi, ha detto il premier, ci sono state 56 risposte di partecipazione di aziende alla gara di appalto per la costruzione di case per 15mila abitanti. «Ritengo una cosa straordinaria che le imprese abbiano accettato di costruire in un tempo massimo di 80 giorni, come avevamo stabilito. Naturalmente sceglieremo chi garantirà di realizzare le case anche in tempi più brevi».

Kakà: lunedì lo incontrerò. Pato al Chelsea? «Assolutamente no». Nel corso di Porta a Porta si è anche parlato del futuro del fuoriclasse brasiliano del Milan. «Ancora non c'è nessuna decisione, lunedì incontrerò Kakà e solo allora potrò dire se andrà via dal Milan. Ovviamente, cosa successa anche con Shevchenko a cui noi eravamo attaccatissimi. «Se non riusciamo a eguagliare un'offerta é possibile che il giocatore vada via». A margine della registrazione di Porta a Porta, Berlusconi è stato anche categorico nel negare che vi sia qualche rischio che l'asso brasiliano Pato sia venduto al Chelsea: «Assolutamente no».



A parte il fatto che ieri sera i giornalisti a Porta a Porta erano muti, ciechi e sordi, ma c'è qualcuno che ci crede veramente alle parole e alle promesse che gli ho sentito pronunciare?

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