mercoledì 10 giugno 2009

Il premier: "Stop del Pdl colpa della Sicilia, di mia moglie e di Kakà". Ma Palazzo Chigi smentisce: parole mai dette

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'La riscossa nelle elezioni locali"


Tra le cause della frenata secondo l'analisi del presidente del Consiglio l'astensionismo, gli scontri interni al partito nell'isola, il caso Noemi e persino l'annuncio del trasferimento del giocatore del Milan. Il Cavaliere al Senatùr: "Meglio vendere villa Certosa così stiamo più tranquilli..."

Roma - (Adnkronos) - Lo stop del Pdl alle europee e' colpa della situazione in Sicilia, di mia moglie e di Kaka'. Cosi', secondo un retroscena del 'Corriere della Sera', Silvio Berlusconi avrebbe motivato la perdita di voti registrata dal Popolo delle liberta' alle europee. Ieri il Cavaliere e' rimasto ad Arcore, tornera' in tarda mattinata a Roma. Con i suoi, riferisce il quotidiano di via Solferino, il premier "ha ragionato innanzitutto sul bicchiere mezzo vuoto, sul risultato mancato, su quei 2,9 milioni di voti persi rispetto alle politiche". Le cause della frenata, "secondo l'analisi del presidente del Consiglio fatta con i suoi uomini sono almeno quattro: l'astensionismo, gli scontri interni al partito in Sicilia, il caso Noemi e persino Kaka', l'annuncio del trasferimento del giocatore del Milan che avrebbe fatto infuriare migliaia di elettori di fede rossonera".

Del caso Noemi, continua l'articolo, "il Cavaliere misura gli effetti, numeri alla mano. E ne esce convinto che abbia influito piu' di quanto si attendeva". Quanto alla vicenda siciliana Berlusconi fa alcune considerazioni: "In Sicilia abbiamo perso piu' di 800mila voti per colpa dei nostri che si sono messi a litigare, il resto me l'ha fatto perdere mia moglie...". Il premier ora indica nelle elezioni locali la riscossa e si sofferma sui sondaggisti: "Mi hanno indotto a credere" che fossimo tranquillamente sopra il 40%.

09/06/2009

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