venerdì 12 giugno 2009

Tra clown si intendono

di Antonio Di Pietro


Mentre gli altri Paesi ospitano Barack Obama, considerato il JFK del nuovo secolo per la sua politica "illuminata", Berlusconi riceve un fiancheggiatore di terroristi e allontana l'Italia dalle nazioni che contano, quelle in via di sviluppo.

Berlusconi nuoce all'Italia accogliendo un uomo indegno come Gheddafi, e dimostra di non conoscere i numeri della nostra economia: nel 2008 le esportazioni italiane verso gli USA ammontavano a 36.1 mld di US$ con un incremento del 3% rispetto al 2007. Le oltre 800 imprese statunitensi insediatesi in Italia, tra le quali spiccano nomi eccellenti, generano Pil e posti di lavoro che questo governo non crea, anzi, distrugge.

E Gheddafi, vestito da pagliaccio, oltre ad incontrare il suo amico magnate che sperpera soldi pubblici, cosa è venuto a fare? Ad insultare i Paesi con cui fino a ieri eravamo, almeno all’apparenza, amici. Ha indicato l’Italia come un Paese amico dei terroristi, in cui ora, senza intercettazioni è possibile rifugiarsi. E’ venuto ad osannare Bin Laden, di cui si sente evidentemente collega per l’attentato di Lockerbie nel 1988. E’ venuto a ricattarci chiedendoci soldi, molti soldi, se vogliamo che la smetta di spedirci barconi di Stato colmi di disperati.

Ha tenuto una lezione di marketing delle dittature proponendole come un modello altrettanto valido rispetto a quello democratico, un argomento sul quale ha probabilmente ricevuto qualche assist dal nostro clown. E’ venuto a riscuotere l’applauso di politici come il “gladiatoreCossiga e “zio GiulioAndreotti che nel loro passato hanno forse sognato e perseguito forme politiche diverse dalla democrazia. E’ venuto a stringere accordi con Eni ed altre industrie di Stato, ricattandole con l’oro nero. E’ venuto a lusingare un migliaio di donne nell’incontro al “pollaio” delle Pari opportunità, umiliando il genere femminile, da lui conosciuto solo ed esclusivamente in termini di harem.

Noi siamo con gli studenti, soprattutto con quelli a cui è stato vietato contestare la visita italo-libica di ieri all'università 'La Sapienza' di Roma. Noi siamo con gli italiani. NOI Gheddafi, e i dittatori come lui, non li vogliamo sul suolo del nostro Paese.

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