martedì 9 giugno 2009

...e chi perde

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Crollo dei socialisti, l'Europa va a destra
Netta affermazione dei conservatori e Popolari in tutto il Vecchio Continente. Festeggiano Sarkozy e la Merkel. Batosta per i Laburisti in Inghilterra, dove l'estrema destra del Bnp ottiene un seggio a Bruxelles. In Francia la 'sorpresa' dei Verdi di Cohn Bendit

Roma, 8 giu. - (Adnkronos/Ign) - Germania, Francia, Italia, Gran Bretagna, Portogallo... Per la sinistra le europee che si sono chiuse ieri sera rappresentano una preoccupante debacle che dovra' far riflettere i vari leader in giro per l'Europa. Il primo dato complessivo e' dato dalla conferma dei Popolari come prima forza nel Parlamento Europeo.

Il gruppo del Partito popolare europeo ha ottenuto il 36,3% dei voti, poco meno del 36,7% della precedente legislatura, riconfermandosi dunque prima forza dell'Europarlamento.

In tutto i popolari conquistano 267 seggi, sui 736 totali, con il forte contributo della componente tedesca, 42 seggi, e di quella italiana, 35. A seguire i francesi con 30 scranni e i polacchi con 28, per citare i casi principali. Complessivamente all'Italia spettano 72 seggi a Strasburgo.

Il gruppo del Pse si e' attestato al 21,6%, 159 seggi, in calo rispetto al 27,6% dell'ultimo quinquennio. Lieve discesa per i liberaldemocratici dell'Alde: all'11%, 81 deputati, contro il 12,7% del precedente mandato. Guadagnano terreno invece i Verdi con il 6,9% dei voti, 51 seggi, rispetto al 5,5% della scorsa legislatura. Il gruppo di Destra, Uen, si e' fermato al 4,8%, 35 parlamentari, contro il 5,6% di cinque anni fa; la Sinistra Unitaria invece al 4,5%, 33 scranni, contro il 5,2%. I nazionalisti ed euroscettici dell'Ind-Dem hanno raggiunto il 2,7%, 20 seggi, contro il 2,6% del precedente mandato. Non iscritti e altri, tra cui i 22 eurodeputati del Pd, sono al 12,2%, 90 deputati in tutto.

I socialisti vanno male in Spagna e per il quotidiano El Mundo, il premier Zapatero è stato "castigato" dalla crisi economica. Il partito socialista del primo ministro è arrivato secondo con il 38,51%, dietro a Mariano Rajoy del Partito Popolare all'opposizione, che ha ricevuto il 42,23%. Ai Popolari vanno 22 seggi nell'europarlamento, contro i 21 dei socialisti. Il partito socialista, che aveva trionfato alle ultime due elezioni politiche, perde circa 700mila voti rispetto alle precedenti elezioni europee, in un voto segnato dalla crisi economica e da quattro milioni di disoccupati.

In Inghilterra le elezioni europee segnano per i laburisti britannici quella che la Bbc chiama una "storica disfatta". A spoglio quasi completato il partito del primo ministro Gordon Brown arriva al 15,3%, ed e' solo il terzo partito in quello che e' il peggior risultato dal dopoguerra. Primo partito sono i conservatori del leader dell'opposizione David Cameron, con il 28,6%, mentre al secondo posto ci sono gli euroscettici dell'Ukip con il 17,4%. Per la prima volta in un voto su scala nazionale, l'estrema destra britannica, il British National Party (Bnp), ha ottenuto un seggio al Parlamento Europeo. Il Bnp, guidato da Nick Griffin, apertamente razzista, anti-islamico e anti-immigranti, ha sfondato soprattutto a Leeds, nel Nord dell'Inghilterra.

In Germania, vince il partito cristiano democratico del cancelliere Angela Merkel, rispetto agli alleati socialdemocratici della "Grosse Koalition" al governo, in un voto segnato da una bassa affluenza, pari al 43,3%. Alla Cdu di Angela Merkel va il 30,7%, cui si aggiunge il 7,2% della formazione sorella bavarese, l'Unione Cristiano Sociale. I socialdemocratici (Spd) sono al 20,8%, seguiti dai Verdi al 12,1% , dai Liberali all'11% e dalla formazione di sinistra die Linke al 7,5%.

In Francia ha vinto le elezioni il partito conservatore Ump del presidente Nicolas Sarkozy, in un voto segnato dall'exploit del partito ecologista di Daniel Cohn Bendit. Secondo i risultati definitivi, l'Ump ha ricevuto il 27,87% (29 eurodeputati), seguito dai socialisti crollati al 16,64%. Terzo partito e' la formazione Europe Ecologie di Cohn Bendit, con il 16,64%, che avra' lo stesso numero di eurodeputati dei socialisti (14). Il Fronte nazionale di estrema destra di Jean Marie Le Pen ha ottenuto il 6,34%, mentre il Fronte della Sinistra si e' aggiudicato il 6%. Il risultato del voto in Francia segna un clamoroso ribaltamento rispetto alle europee del 2004, quando l'Ump era al 16,64% e i socialisti avevano raggiunto il 28,9%. L'astensionismo e' stato molto alto, con un'affluenza alle urne pari al 40,62%. Tuttavia Sarkozy puo' dirsi molto soddisfatto: e' la prima volta dal 1979 che un governo in carica vince alle europee in Francia.

In Belgio duro colpo per l'estrema destra xenofoba del 'Vlaams Belang' (Interesse fiammingo, ex Vlaams Blok), mentre i cristianodemocratici del premier Herman Van Rompuy, si piazzano in testa con il 15,19%. Il suo partito si e' affermato anche come primo partito nelle Fiandre.

I socialisti vincono invece in Grecia. Il partito socialista Pasok ha vinto le elezioni europee in un voto che rischia di mettere in difficolta' il governo conservatore guidato dal partito Nuova democrazia. Secondo dati praticamente definitivi (relativi al 99,87% dei voti), il Pasok ha ottenuto il 36,65%, mentre Nuova Democrazia ha avuto il 32,30%. A livello di seggi i due partiti ottengono ciascuno otto eurodeputati. Tuttavia il voto rischia d'incidere sul piano interno, dove il governo conservatore ha una maggioranza di un solo seggio in parlamento. Alle europee del 2004, Nuova Democrazia aveva ottenuto il 43% distanziando il Pasok di 9 punti. "Il risultato e' una speranza per un nuovo inizio", ha affermato il leader socialista, Giorgos Papandreou. L'astensione, in questo paese in cui il voto e' obbligatorio, e' arrivata al record del 52%, e diversi voti sono andati a piccoli partiti. il Partito comunista ha ottenuto l'8,35% (2 seggi), mentre la formazione di destra anti immigrati Raduno Popolare Ortodosso (Laos) e' arrivata al 7,15% (2 deputati). Per la prima volta in Grecia ottiene un seggio all'europarlamento il partito degli Ecologisti Verdi, con il 3,49%. Un seggio anche alla sinistra di Synasprismos, che ha il 4,70%.

Passando infine ai Paesi dell'Est Europa, nella Repubblica Ceca il partito conservatore dei Civici Democratici dell'ex premier Mirek Topolanek ha vinto le elezioni segnando la sconfitta dei Socialdemocratici di Jiri Paroubek. Questi ultimi - secondo gli analisti locali - hanno scontato cosi' il fatto di aver messo in difficolta' il paese provocando la caduta del governo a marzo, in pieno semestre di presidenza europea dell'Ue, che scade il prossimo 30 giugno. Ai comunisti sono andati 4 seggi con il 14,18 per cento dei voti, ai Cristianodemocratici 2 con il 7,64 per cento.

In Polonia, Piattaforma Civica, il partito pro europee di centro destra del primo ministro Donald Tusk, ha vinto con il 44,39%. La Piattaforma Civica, che promette l'adozione dell'euro, avra' cosi' 25 seggi, pari alla meta' degli eurodeputati polacchi. Al secondo posto sono i conservatori euroscettici del Partito per la Legge e la Giustizia del presidente Lech Kaczynski, che hanno ottenuto il 27,41% dei voti, pari a 15 seggi. Al terzo posto si piazza l'Alleanza Sinistra Democratica-sindacati, con il 12,33%, pari a 7 seggi.

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