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di C. R.
Secondo un'indagine dell'istituto, anche in questa tornata i Tg sono stati il principale mezzo per orientare il voto. Al secondo posto i programmi giornalistici di approfondimento. Giornali, volantini e comizi minoritari. Internet solo per i giovani
La televisione è da anni, e resta ancora oggi, il principale mezzo scelto dagli italiani per formarsi un'opinione sulla politica e sul da farsi in cabina elettorale. Solo un quarto degli elettori, infatti, si e' affidato ai giornali, uno su dieci per informarsi ha letto il materiale di propaganda dei partiti (volantini, manifesti, ecc.), mentre Internet rappresenta la fonte di informazione per una fetta ancora minoritaria (e giovane) del corpo elettorale. E' questo il paese ancora teledipendente che emerge da un'indagine che il Censis ha condotto durante la campagna elettorale per le elezioni europee e che è stata pubblicata oggi, a urne chiuse e risultati acquisiti. La tv la fa dunque da padrona: il 69,3% degli elettori si e' informato attraverso le notizie e i commenti trasmessi dai telegiornali per scegliere come e chi votare.
I Tg restano dunque il principale mezzo per orientare il voto soprattutto tra i meno istruiti (il dato sale, in questo caso, al 76%), i pensionati (78,7%) e le casalinghe (74,1%). Al secondo posto, ancora la Tv, con i programmi giornalistici di approfondimento ("Porta a porta", "Matrix", ecc.), a cui si e' affidato il 30,6% degli elettori. Si tratta soprattutto delle persone piu' istruite (il dato sale, in questo caso, al 37%) e residenti nelle grandi citta', con piu' di 100.000 abitanti (con quote che oscillano tra il 36% e il 40%), mentre i giovani risultano meno coinvolti da questo format televisivo (il 22,3% nella classe d'eta' 18-29 anni). Al terzo posto si colloca la carta stampata: i giornali sono stati determinanti per il 25,4% degli elettori (il 34% tra i piu' istruiti, e il dato sale a oltre un terzo degli elettori al Nordest e nelle grandi citta', e raggiunge il 35% tra i lavoratori autonomi e i liberi professionisti).
I canali Tv "all news" - continua il Censis - sono stati invece seguiti dal 6,6% degli italiani prossimi al voto (soprattutto maschi, 9,3%, e piu' istruiti, 10,2%). Piu' di quanti si sono informati attraverso i programmi della radio (il 5,5%), il cui ascolto e' apprezzato soprattutto da artigiani e commercianti, liberi professionisti e lavoratori autonomi (12,1%). I rapporti non mediati, come il confronto con familiari e amici, resta fondamentale per il 19% degli elettori, in particolare per i piu' giovani (18-29 anni: 26%), residenti nel Mezzogiorno (22,2%) e nei centri urbani minori (citta' con 10.000-30.000 abitanti: 22,5%). Il materiale di propaganda dei partiti (volantini, manifesti, ecc.) e' stato utilizzato dal 10,9% degli elettori, con una punta di attenzione al Nordest (17,4%).
La partecipazione diretta alle manifestazioni pubbliche dei partiti rappresenta invece un canale preferenziale per una quota residuale di elettori (il 2,2%), che diminuisce ulteriormente tra i piu' giovani (18-29 anni: 0,7%). Internet non sfonda nella comunicazione politica. Durante la campagna elettorale, per formarsi un'opinione solo il 2,3% degli italiani maggiorenni si e' collegato ai siti web dei partiti per acquisire informazioni, e solo il 2,1% ha visitato blog, forum di discussione, gruppi di Facebook, ecc. Il dato aumenta solo tra gli studenti: il 7,5% si e' collegato ai siti Internet dei partiti e il 5,9% ha navigato su altri siti web in cui si parla di politica.
09/06/2009
mercoledì 10 giugno 2009
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